Ciò che mi succede sempre più spesso negli ultimi mesi è imbattermi in amici e familiari che sono convinti che non vi sia una reale differenza tra il biodegradabile e il compostabile.
La questione nasce naturalmente dal sempre più comune uso dei piatti, bicchieri o altri materiali in amido di mais o ,comunque, compostabili.
Sebbene il passo in avanti che parte della popolazione italiana ha fatto smettendo di comprare piatti di plastica, rischiamo di compromettere gli importanti risultati "semplicemente" sbagliando secchio della spazzatura.
Gettando via il piatto compostabile nel contenitore dell'indifferenziata, stiamo facendo un grosso errore. Infatti, incredibilmente, i rifiuti compostabili non vanno smaltiti nel contenitore dei rifiuti non riciclabili, ma in quello dell'umido.
Andiamo a vedere le caratteristiche del compostabile e del biodegradabile.
Biodegradibile:
- Si decompone del 90% in 6 mesi.
- Si decompone a causa di batteri, luce solare e altri agenti fisici naturali.
- Il materiale biodegradabile va nel bidone del suo materiale di origine.
Compostabile:
-
Si decomponecompletamente in meno di 3 mesi.
- Non è solo biodegradabile ma anche disintegrabile.
- Il materiale compostabile deve essere smaltito nell’umido.
Biodegradabile e compostabile non sono sinonimi.